Italia ed ecommerce: la moda guida il trend e l’ecommerce diventa fashion
L’ecommerce è un settore in forte crescita in tutto il mondo e questo fenomeno sta interessando anche l’Italia.
Nel 2016 le vendite online sono aumentate del 18%, sfiorando i 20 miliardi di euro spesi.
Tra i settori trainanti troviamo al primo posto quello dell’informatica ed elettronica, del turismo e della moda, che nel 2016 hanno registrato una crescita rispettivamente del 22%, 11% e 35%, secondo quanto riportato dall’ Osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano in occasione dell’XI edizione del Netcomm eCommerce Forum.
L’e commerce abbigliamento cresce del 35% trainando il settore delle vendite online
Il settore della moda è di particolare interesse, dal momento in cui nel 2016 ha registrato un tasso di crescita quasi doppio rispetto a quello dell’ecommerce totale, dove le vendite, rispetto al 2015, sono aumentate del 19%. Per il settore moda, parliamo esattamente di una crescita del 35%.
Non ci sono dubbi sul fatto che in ambito moda l’Italia resta un’eccellenza mondiale e i numeri lo testimoniano.
Nel 2015 il Bel Paese ha raggiunto i 52,4 miliardi di produzione, con ben 402.700 di occupati per un totale di 47.079 aziende e un saldo della bilancia commerciale di più di 8,5 miliardi.
Le esportazioni, rispetto agli anni precedenti, sono cresciute del 2,1% per un valore di 29 milioni di euro, con una crescita dello 0,8% nel 2016, a dimostrazione del fatto che il Made in Italy continua ad avere un forte appeal all’estero. L’Italia è il terzo esportatore mondiale nel settore tessile-abbigliamento.
Abitudini d’acquisto nel settore moda
Per gli acquirenti del settore moda giocano un ruolo di fondamentale importanza sia i punti vendita fisici che quelli online.
Se da un lato sono aumentate le vendite online, in contemporanea si è registrato un aumento delle transazioni offline intese come acquisti effettuati in negozio.
In questo secondo caso, il mondo digitale continua a giocare un ruolo chiave, in quanto spesso l’acquisto offline avviene in seguito a informazioni raccolte online.
Questo fenomeno, chiamato reverse showrooming, in Italia si verifica nel 37% dei casi secondo quanto riportato da uno studio condotto da Forrester Research.
Questa tendenza ad informarsi online ma decidere di effettuare un acquisto nel negozio fisico ha come motivazioni principali:
- raccogliere informazioni sul prodotto prima dell’acquisto (54%);
- avere immediato accesso al prodotto prodotto dopo l’acquisto (16%);
- mancata fiducia nel marketing online (12%);
- disponibilità dei prodotti (11%)
Perché acquistare online
C’è comunque un’evidente tendenza, in forte crescita tra l’altro, ad effettuare gli acquisti in rete, tanto che l’ecommerce abbigliamento in Italia pesa per il 9% con 1,8 miliardi di euro spesi dagli utenti.
I motivi che spingono gli italiani ad acquistare online sono svariati, ma tra tutti sicuramente incidono:
- la possibilità di risparmio (il 52% degli acquisti online è realizzata per prodotti scontati o soggetti a promozioni speciali);
- l’accesso ad una gamma molto ampia di prodotti offerto dai siti e-commerce;
- l’esperienza di acquisto agevolata grazie ai consigli messi a disposizione degli utenti dai siti e-commerce, come l’elenco dei prodotti correlati;
- la possibilità di accedere ai feedback degli altri utenti.
Gli acquisti online vengono effettuati nel 67% dei casi tramite desktop, mentre sono in evidente crescita le transazioni effettuate con dispositivi mobile che nel 2016 hanno raggiunto un valore del 33%.
I protagonisti sono chiaramente Smartphone e Tablet, con una maggior incidenza dei primi, tramite i quali vengono effettuati il 26% degli acquisti.
Cosa comprano gli italiani in rete
La maggior parte degli acquisti online del settore moda riguardano l’abbigliamento femminile (50%), ma anche l’abbigliamento da uomo ha registrato una percentuale elevata (40%) e sembra essere in crescita. L’abbigliamento per bambini ha invece un peso del 10% sul mercato Fashion online.
Sempre secondo le rilevazioni della ricerca svolta dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm Politecnico di Milano, gli acquisti online si dividono per tipologia, e in particolare è stato rilevato quanto segue:
- 46% acquisti mass market;
- 36% acquisti luxury;
- 18% acquisti di abbigliamento e accessori sportivi.
Tra i principali prodotti acquistati in rete troviamo capi di abbigliamento (camicie, vestiti, jeans, pantaloni) e accessori (soprattutto scarpe e borse o accessori di pelletteria).
Dove vendono le aziende italiane della moda
Nel 2016 il valore degli acquisti online del settore fashion generate dai siti italiani ha sfiorato i 3 miliardi di euro.
I consumatori tendono ad essere di varia nazionalità con una particolare incidenza di consumatori domestici. Anche il mercato estero inizia ad avere una certa rilevanza per le vendite online delle aziende di moda italiane, infatti queste hanno raggiunto un valore del 45%. I mercati principali sono:
- Europa (in primis UK, Francia e Germania);
- USA;
- Russia
Sulla base dei dati raccolti possiamo affermare con certezza che il fashion è uno dei settori trainanti dell’e-commerce.
Questo, perché il settore ha saputo cogliere le potenzialità offerte dalla rete adattandosi all’evoluzione dei comportamenti di consumo.
Sono sempre di più le aziende italiane del settore moda che stanno investendo sulle nuove tecnologie, tanto è vero che l’ecommerce abbigliamento in Italia sta crescendo molto più velocemente rispetto agli altri settori, registrando negli ultimi cinque anni un tasso di crescita medio annuo delle vendite online del 30% circa.
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