Ecommerce in Italia
L’ecommerce continua la sua ascesa. Nel 2016 si ĆØ registrato un + 10%, con il raggiungimento di quota 20,7 milioni di utenti.
Il valore delle transazioni ha subito un incremento del +18%, giungendo a sfiorare i 20 miliardi di euro.
Per il 2017 si prevede una crescita annua del +19%, con un volume di transazioni pari a circa 23 miliardi e mezzo di euro.
Si puĆ² ancora crescere
Se i numeri sembrano parlare chiaro, ĆØ evidente che molto ancora si puĆ² fare se si pensa che la spesa media di acquisti online annuale in Italia ĆØ piĆ¹ bassa rispetto all’Europa e che dei 30 milioni di italiani che navigano in Internet, 10 non acquistano online.
E’ boom per il fashion ed il food ecommerce
Lā83,6% degli utenti internet italiani ha comprato online almeno una volta nella vita, il 51,6% lo fa abitualmente.
Tra i settori con trend in crescita per il 2017 ci sono: arredamento e home Living (48%), food & grocery (30%) e lāeditoria (+16%).
Il comparto moda
E’ sorprendente l’incremento del comparto moda con un tasso di crescita del 10%.
Il fashion ĆØ stato il primo settore che ha portato allāomnicanalitĆ , con il fenomeno delle vendite offline influenzate dallāonline.
Il comparto food
Il settore del food ĆØ quello che ĆØ destinato a crescere di piĆ¹ nei prossimi anni.
L’Italia ĆØ ancora indietro rispetto a paesi come Francia o Inghilterra, ma la velocitĆ con cui sono stati apprezzati servizi come Just Eat e Deliveroo, la sfida lanciata da Coop alleanza ad Amazon sul fresco a domicilio, fa intuire come nel breve periodo si vilupperanno modelli di business interessanti.
Il mobile e gli acquisti online
Se il computer resta ancora lo strumento preferito da chi fa acquisti online, gli smartphone e i tablet guadagano terreno: a dicembre 2016 il 26,1% degli acquisti ĆØ stato effettuato da tablet o smartphone.
E se gli acquisti da pc nel 2016 sono cresciuti del +14% (rispetto al 2015), le transazioni da device mobile sono cresciute dellā+80% .
L’importanza della logistica
Nei prossimi anni, un altro aspetto avrĆ un forte sviluppo: quello delle consegne.
La capacitĆ di offrire servizi di consegna e servizi di ritiro efficienti e rapidi, sembra emergere come uno dei principali territori competitivi sul quale si giocheranno le sfide dellāe-commerce nei prossimi anni.
Basti pensare ad Amazon che offre consegne in un giorno (Prime), in un’ora (Prime now) o ritiro dei prodotti presso uffici postali.
Basti pensare alle consegne con drone, attive negli Uk, in via di test in Italia dall’Aeronautica Militare per le consegne di medicinali nelle zone disagiate.
Il futuro ĆØ anche fatto a colpi di consegne.
E dal recapito a domicilio, prendono sempre piĆ¹ spazio i punti di ritiro.
Vuoi anche perchĆØ in Italia ancora non cessa una naturale propensione alla modalitĆ di pagamento in contanti o comunque alla consegna, in particolare da quegli acquirenti meno a loro agio con i sistemi di pagamento elettronico.
Eprice (Banzai) ĆØ stato il primo merchant che in Italia ha costruito una rete di di pick.up point (oggi 117) che permettono anche di pagare al ritiro ed ĆØ stato il primo merchant a lanciare insieme a Inpost una rete di distributori automatici ( Lockers) per il ritiro su strada dei prodotti acquistati (sviluppando nel contempo il ritiro a casa degli elettrodomestici usati, come vuole la legge).
Le criticitĆ della consegna del food
Nel comparto della spesa on-line o e-grocery, le criticitĆ logistiche sono tantissime.
Basti pensare al fresco, al surgelato, alla consegna per lunghi tragitti o a quella veloce domiciliare.
Ci sono poi anche le problematiche legate alla non reperibilitĆ della merce mentre si fa l’ordine online (terminata a scaffale), i resi e le mancate consegne.
E’ chiaro come, per ciascuna criticitĆ , gli operatori devono assumere scelte e strategie di servizio ben precise.
Citiamo qualche esempio: il comparto dei food retailer specializzati, come ad esempio Eataly, sonoĀ spesso caratterizzati da prodotti con un buon valore rispetto al peso (vino o specialitĆ gastronomiche) e quindi dalla possibilitĆ di consegnare in bacini molto ampi, cross nazionali o cross continentali.
Piccoli produttori si avvalgono invece di mezzi propri, che riescono a soddisfare consegne di fresco o congelato, in un’area locale, con rapiditĆ ed efficienza.
Diversamente, una stima dei volumi e dei costi di imballaggio e una possibilitĆ di acquisto multiplo per il B2B, possono consentire un abbattimento dei costi di spedizione e maggiori risultati in termini di acquisto.
Nel caso dei āready to eatā ci sono modelli come Foodora eĀ Deliveroo che hanno fatto della piattaforma logistica la loro ragione di esistere. Tra gli elementi logistici chiave: imballi intelligenti pensati per il singolo piatto e per le modalitĆ di trasporto, algoritmi evoluti per stimare i tempi di consegna e definire i ristoranti accessibili ai singoli indirizzi di consegna, ma, soprattutto, un sistema di order tracking tra i piĆ¹ evoluti, che consente al cliente di monitorare sulla mappa dove e come si sta muovendo la propria consegna, fino anche a poter fare un whatsapp al biker che sta effettuando la consegna.
Le domande da porsi per essere competitivi
Com’ĆØ il nostro sito, come si naviga, ĆØ mobile friendly?
La logistica e i prezzi sono adeguati e competitivi rispetto alla concorrenza?
Se non sai dare una risposta a queste domande
possiamo fare una corretta analisi del tuo ecommerceĀ o suggerirti come riuscire a vendere di piĆ¹.
Contattaci.
LEGGI ANCHE
Condividi su: